Un romantico fiore che fa compagnia di notte.
La Bella di notte, conosciuta in botanica come Mirabilis Jalapa, è un cespuglio perenne, molto denso, ricco di foglie color verde scuro, di fiori a forma di imbuto, che variano dal rosso al bianco, passando per le tonalità del viola e del giallo e può raggiungere un metro e mezzo di altezza. Il culmine del suo splendore è tra luglio e settembre, quando i suoi fiori sbocciano all'imbrunire della giornata, per richiudersi al mattino seguente, sprigionando un profumo intenso, vellutato ed avvolgente, che richiama numerosi insetti e farfalle notturne.
Aver cura di una Bella di notte.
Nonostante il nome possa far pensare diversamente, la Bella di notte è una pianta che ama il calore del sole, ma ovviamente è da evitare una esposizione diretta che possa bruciare foglie e fiori, e tollera poco l'aria fredda: questa, infatti, spesso provoca la morte dei rami più esposti, ma le radici, ben protette dal terreno, continueranno a vivere e nella primavera successiva faranno tornare a fiorire l'intera pianta.
Nei mesi primaverili ed in quelli estivi, specialmente in zone climatiche particolarmente calde, la Bella di notte richiede annaffiature quotidiane, evitando dannosi ristagni l'acqua, e deve essere concimata ogni tre settimane, per garantire il suo totale benessere.
La sua riproduzione.
Riprodurre più esemplari di questo pianta porta con sé sempre un alone di mistero: infatti, non si può mai sapere con esattezza di che colore saranno i fiori; a volte capita che su di uno stesso esemplare spuntino fiori con tonalità diverse.
La sua moltiplicazione può avvenire attraverso i suoi frutti, dei semi di colore nero, con forma sferica e superficie rugosa, molto tossici per l'uomo se ingeriti, ma che riescono ad attecchire con grande facilità; può avvenire anche tramite talea.
Il suo significato nel linguaggio dei fiori.
Nel linguaggio universale dei fiori, la Bella di notte è il fiore delle persone timide: proprio per il suo fiorire notturno, lontano dagli occhi indiscreti del mondo intero. Si dice anche che sbocci nel cuore della notte, per tenere compagnia agli innamorati che non riescono a dormire per le pene d'amore.
La Bella di notte, conosciuta in botanica come Mirabilis Jalapa, è un cespuglio perenne, molto denso, ricco di foglie color verde scuro, di fiori a forma di imbuto, che variano dal rosso al bianco, passando per le tonalità del viola e del giallo e può raggiungere un metro e mezzo di altezza. Il culmine del suo splendore è tra luglio e settembre, quando i suoi fiori sbocciano all'imbrunire della giornata, per richiudersi al mattino seguente, sprigionando un profumo intenso, vellutato ed avvolgente, che richiama numerosi insetti e farfalle notturne.
Aver cura di una Bella di notte.
Nonostante il nome possa far pensare diversamente, la Bella di notte è una pianta che ama il calore del sole, ma ovviamente è da evitare una esposizione diretta che possa bruciare foglie e fiori, e tollera poco l'aria fredda: questa, infatti, spesso provoca la morte dei rami più esposti, ma le radici, ben protette dal terreno, continueranno a vivere e nella primavera successiva faranno tornare a fiorire l'intera pianta.
Nei mesi primaverili ed in quelli estivi, specialmente in zone climatiche particolarmente calde, la Bella di notte richiede annaffiature quotidiane, evitando dannosi ristagni l'acqua, e deve essere concimata ogni tre settimane, per garantire il suo totale benessere.
La sua riproduzione.
Riprodurre più esemplari di questo pianta porta con sé sempre un alone di mistero: infatti, non si può mai sapere con esattezza di che colore saranno i fiori; a volte capita che su di uno stesso esemplare spuntino fiori con tonalità diverse.
La sua moltiplicazione può avvenire attraverso i suoi frutti, dei semi di colore nero, con forma sferica e superficie rugosa, molto tossici per l'uomo se ingeriti, ma che riescono ad attecchire con grande facilità; può avvenire anche tramite talea.
Il suo significato nel linguaggio dei fiori.
Nel linguaggio universale dei fiori, la Bella di notte è il fiore delle persone timide: proprio per il suo fiorire notturno, lontano dagli occhi indiscreti del mondo intero. Si dice anche che sbocci nel cuore della notte, per tenere compagnia agli innamorati che non riescono a dormire per le pene d'amore.